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Collettivo Artaud a Radio Blackout

Riceviamo e diffondiamo quest’approfondimento su Radio Blackout con Alberto del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud.

Dall’orribile morte di Elena Casetto, ritrovata carbonizzata mentre era immobilizzata a un letto dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo quest’estate,  agli abusi della contenzione psichiatrica: il ruolo della coercizione e della patologicizzazione come tecniche e strategie di gestione degli individui sofferenti e di deresponsabilizzazione della società.

Un’intervista da ascoltare dall’inizio alla fine per la profondità e l’importanza del contenuto, riflessioni e lotte troppo spesso  emarginate dal dibattito collettivo per lo stigma che ancor oggi si portano dietro.

https://radioblackout.org/podcast/polpen-at-the-power-contenzione-tdna-a-processo/ (4 novembre 2019)

Chi è il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud:

“Il Collettivo Antonin Artaud è nato a Pisa nel 2005 con l’obiettivo di creare opportunità di dialogo e confronto e di supportare le persone gravemente colpite dal pregiudizio psichiatrico. Alcuni membri del gruppo hanno subito abusi psichiatrici, altri no, e nessuno è psichiatra.

Il Collettivo agisce su due diversi livelli.

Il primo livello è soprattutto quello politico. Il nostro impegno consiste, innanzitutto, nell’analizzare e denunciare il ruolo ingombrante e crescente riconosciuto alla psichiatria all’interno della società, prestando particolare attenzione ai metodi e ai meccanismi attraverso i quali si espande sempre più ampiamente e trasversalmente. Il nostro impegno viene inoltre svolto attraverso iniziative volte a diffondere la cultura anti-psichiatrica come, ad esempio, la presentazione di libri, teatro, film, video, incontri e dibattiti.

Il secondo livello è focalizzato sul supporto diretto a coloro che ci contattano per ottenere consigli sui trattamenti in corso, le sue conseguenze ed effetti collaterali e / o denunciare abusi dei diritti dei pazienti (secondo le poche garanzie che la Legge “Basaglia” fornisce). Abbiamo un servizio telefonico, chiamato “telefono viola”, dedicato a persone in emergenza psichiatrica o semplicemente bisognose di essere ascoltate e di ricevere consigli. Allo stesso modo, le persone possono contattarci tramite il nostro indirizzo e-mail o incontrarci direttamente al front office il martedì quindicinale.”

Segnaliamo inoltre che proprio in questi giorni i due compagnx  del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud che avevano un processo, perché accusati di aver minacciato una persona che si era rivolta allo sportello di ascolto, sono stati assolti perché il fatto non sussiste!

Un abbraccio ai compagnx del collettivo Artaud da sempre in prima linea contro gli abusi della psichiatria!

“La nostra battaglia, per la difesa della libertà delle persone all’interno e all’esterno dell’istituzione psichiatrica, andrà avanti e continueremo a lottare contro tutte quelle forme coercitive della psichiatria come la contenzione meccanica, il TSO (trattamento sanitario obbligatorio), per l’immediata chiusura delle REMS (Residenze Esecuzione Misure di Sicurezza) e per l’abolizione dell’Elettroshock.
Ringraziamo tutti i compagni e le compagne che ci hanno supportato, sostenuto e dato solidarietà in questi anni.

Il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud – Pisa”