Educ(A)zione digitale

Nell’ambito di pratiche alternative in direzione ostinata e contraria siamo qui a raccontare un’esperienza di autoformazione dal basso nata su Bida, l’istanza Mastodon bolognese antifascista, antisessista, antirazzista.

Due parole su Bida…

Bida è uno spazio sociale virtuale libero e autogestito nato  dal dibattito sui social network sviluppatosi nelle assemblee del Circolo Anarchico “C. Berneri” di Bologna, dello spazio sociale XM24, del collettivo HacklabBo e nelle discussioni della  mailing list Hackmeeting, sviluppata e promossa da  hacktivist* e militant di cui molt* provenienti dall’esperienza di Indymedia Italia.

Bida non registra i dati e offre la possibilità di mantenere l’anonimato, salvo quando siano le stesse persone a rendersi riconoscibili. Su Bida non sono ammessi messaggi razzisti, sessisti e fascisti, propaganda partitica istituzionale, non è ammessa la pubblicità, né messaggi offensivi e denigratori finalizzati al semplice insulto o alla minaccia personale. Per il resto, libertà. Molta franchezza anche, l’anonimato fa quest’effetto. Naturalmente tanta informazione antagonista, rete, iniziative. https://mastodon.bida.im/about/more

Un social libertario e autogestito ancora non esisteva e l’esperienza di Bologna indica una via da non sottovalutare, capace di creare rete e una socialità virtuale fuori da logiche commerciali, capace di generare discussioni profonde e legami concreti anche sul piano della realtà, come l’assemblea stessa di dicembre, a sei mesi dal lancio del nodo, ha dimostrato. 

Su Bida vieni considerato per i contenuti che porti, non per la tua faccia o per la tua popolarità, per gli amici che hai o non hai.

Nel panorama di desolazione generale Bida si configura come l’innovazione più grande prodotta negli ultimi anni,  capace di abbattere il muro dell’isolamento che divide e frammenta, e di incidere sul piano della realtà, risvegliando coscienze  e motivazione.

Ed è proprio nell’ambito della bella comunità che si è venuta a creare che è nato il progetto Educ(A)zione al  digitale, un progetto orientato a sensibilizzare ragazzi, genitori, insegnanti, gruppi e individualità sui rischi legati a un utilizzo acritico della Rete e dei suoi strumenti. 

Un documento a più mani prodotto da individualità e sensibilità che vivono a chilometri di distanza ma che sentono urgente il bisogno di fare qualcosa per contrastare l’anomia generale e rappresentazioni della realtà assolutamente distorte e superficiali.

Partendo da alcune interessanti osservazioni sui comportamenti digitali 

https://pad.riseup.net/p/Comportamenti_digitali-keep

ci si è interrogati su come intervenire per arginare quello che sta diventando un vero è proprio sterminio di massa di teste e cervelli, una tragedia sociale che vede ragazzini e adulti impegnati a curarsi sempre più della propria immagine virtuale piuttosto che dell’esperienza di vita reale. 

https://pad.riseup.net/p/educAzione-keep

Entrambi i lavori sono il frutto della collaborazione collettiva e spontanea tra iscritti* al nodo mastodon.bida.im e saranno raccolti in forma di opuscolo/libretto.

I pad sono aperti a chiunque voglia contribuire, iscrivendoti a Bida puoi presentarti, partecipare alla discussione e proporre spunti di riflessione.