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Repressione

Taser: via libera del Consiglio dei ministri

Venerdì 17 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto di due articoli che va a modificare il regolamento che disciplina l’impiego della pistola a impulsi elettrici: il taser entra ufficialmente nelle dotazioni delle forze di Polizia. Il prossimo passo è superare il vaglio del Consiglio di Stato, per poi tornare in Cdm per l’approvazione definitiva.

La sperimentazione era partita nel settembre del 2018 in dodici città su iniziativa dell’allora ministro dell’Interno Salvini.

«Riteniamo un grave errore quello del governo che, nel Consiglio dei Ministri tenutosi ieri, ha dato il via libera alla dotazione stabile per tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine della pistola elettrica taser, un’arma pericolosa e potenzialmente mortale, come ci dimostra la realtà dei paesi in cui è in uso». A dirlo è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.

Secondo un’indagine della Reuters il taser ha provocato oltre mille morti nei soli Stati Uniti.

“Nonostante il rispetto delle necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e il principio di precauzione a cui gli agenti saranno richiamati, la pericolosità di quest’arma non viene meno, soprattutto perché non è possibile sapere o stabilire se la persona cui si sta per sparare soffra o meno di cardiopatia o epilessia, due delle patologie per cui la pistola elettrica potrebbe risultare mortale”

“Quello che auspichiamo e chiediamo al governo – sottolinea il presidente di Antigone – è che torni sui suoi passi, rinunciando a dotare le forze dell’ordine di quest’arma che, nella pratica quotidiana diventa un sostituto  [ o meglio, diciamo noi, estensione, supplemento.. ] del manganello e non della classica pistola. Inoltre speriamo che questo non sia il preludio per dare seguito alla proposta emersa nei mesi scorsi di dotare anche gli agenti di polizia penitenziaria, impegnati nel lavoro nelle carceri, di questa pericolosa arma. Se ciò accadesse – conclude Patrizio Gonnella – l’opposizione di Antigone sarebbe ferma e decisa”.

Salvini ovviamente gongola rivendicando il risultato, e anzi, con decreto attuativo e regolamento ancora da scrivere, già ne invoca allargamento di uso e dotazione.

Ancora una volta è il paradigma protezione/sicurezza ad essere venduto: secondo la falsa narrazione istituzionale il teaser servirà sia a rendere più efficace l’azione delle forze dell’ordine che a rendere meno letale la loro azione nei confronti dei loro obiettivi.

La verità è che la pistola elettrica non sostituirà nulla, si andrà semplicemente ad aggiungere alla dotazione già in uso, consegnando un altro dispositivo potenzialmente mortale all’operatore di polizia, e quindi aumentando, non diminuendo, la sua potenzialità offensiva. A Firenze è già stato usato per “sedare” una persona ricoverata in un reparto psichiatrico. “ha dato in escandescenze e ha aggredito le forze dell’ordine”

Non tuttx sanno che…

Il nome taser non si riferisce all’arma ma al nome dell’azienda che detiene il monopolio della produzione della pistola, di fatto Taser altro non è che l’acronimo di Thomas A. Swift’s Electronic Rifle.

Il nome è ispirato ad un romanzo per giovani pubblicato nel 1911, scritto dagli scrittori di Stratemeyer Syndicate usando il nome  Victor Appleton.

Tom Swift e il suo fucile elettrico; oppure Daring Adventures in Elephant Land  

Una storia di avventura imperialista sullo sfondo di un continente africano rappresentato come selvaggio e oscuro. In esso, il protagonista, Tom Swift, sviluppa un fucile elettrico – un’idea completamente nuova nel 1911 – e decide di provarlo in Africa nella caccia all’avorio.

L’Africa, nel contesto del libro, esiste solo come una frontiera di risorse non sfruttate mature per l’accumulo di ricchezza di uomini bianchi che hanno il “coraggio di tentare”.

Nel libro, le comunità nere sono viste non come luoghi dinamici in cui le persone vivono, ma come luoghi da saccheggiare. I locali  sono rappresentati come passivi, semplici e infantili o animalistici e capaci di violenza inimmaginabile. Sono descritti come “orrendi nella loro ferocia, con indosso solo il lenzuolo e con i capelli crespi pieni di bastoncini”, e come “selvaggi e feroci … come piccole scimmie rosse”.

Swift e i suoi compagni di viaggio determinano rapidamente che i locali, a malapena umani, devono essere controllati, guidati o uccisi come determinato dagli estranei bianchi più “civili”.

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Altri riferimenti e link:

QUANDO LO STATO SPARA SULLA FOLLA
Le armi non letali come ingrediente della repressione

https://prisonbreakproject.noblogs.org/files/2018/09/Prison-Break-Project-Quando-lo-stato-spara-2018.pdf

TASER: ARMA A IMPULSI ELETTRICI
Storia, introduzione in Italia, autodifesa

Taser, opuscolo

TASER
Repressione da shock
Aperiodico del Collettivo Antipsichiatrico SenzaNumero, numero sul Taser